Lo scrupolo non
è giustizia:
è quasi sempre
la radice
dell’orgoglio
che vuol essere
soddisfatto
della propria
virtù.
Lo scrupolo, in
fondo,
è una vanità
spirituale,
frutto
dell’ansia di voler
comparire
innanzi
alla propria
coscienza,
diremmo quasi
come una donna che
non vuole
grinze nel suo abito
per non
sfigurare.
La falsa
giustizia, poi,
scivola
facilmente
nella mancanza
di carità,
e sindaca
l’operato degli altri,
mentre la vera
santità è umile
e sa avere
compassione
per le
debolezze altrui.
Non attanagliamo
l’anima
nelle
strettezze di leggi
che Dio non ci
ha date,
perché la
strettezza arbitraria
le soffoca la
vita, e può produrle,
presto o tardi,
pericolose reazioni.
Operiamo con
semplicità
e facciamoci
guidare
dai dettami della Chiesa
che è l’unica e
vera interprete
della Legge di
Dio.
Don Dolindo Ruotolo – Servo di Dio
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