giovedì 31 marzo 2016

Affrontare le prove della vita



Affrontare le prove della vita
ci consente, in ultima analisi,
di vivere meglio.
E di danzare meglio,
con la gioia del Signore,
 attraverso le buie notti
di tribolazione
 e le serene albe di speranza.

J.Henri Nouwen

 

mercoledì 30 marzo 2016

Ciascuno di voi consideri se stesso



Ciascuno di voi consideri se stesso,
 entri in se medesimo,
si ponga dinanzi al tribunale
della sua anima,
si costituisca alla sua coscienza,
e obblighi se stesso a confessarsi
.
Egli solo sa chi è,
poiché nessun uomo conosce
i segreti di un altro,
 se non lo spirito medesimo
dell'uomo che è dentro di lui.

Ciascuno, guardando in se stesso,
si scopre peccatore.
Non c'è alcun dubbio su questo.

S. Agostino



martedì 29 marzo 2016

La virtù



nobile, giusto, puro, amabile,
onorato, quello che è virtù
e merita lode, tutto questo sia oggetto
dei vostri pensieri » (Fil 4,8).

La virtù è una disposizione
abituale e ferma a fare il bene.

Essa consente alla persona,
non soltanto di compiere atti buoni,
ma di dare il meglio di sé.

Con tutte le proprie energie sensibili
e spirituali la persona virtuosa
tende verso il bene; lo ricerca
e lo sceglie in azioni concrete:
« Il fine di una vita virtuosa
consiste nel divenire simili a Dio »


(da il Catechismo della Chiesa Cattolica 1803)





lunedì 28 marzo 2016

Il sepolcro vuoto




Signore, che nessun nuovo mattino
venga ad illuminare la mia vita
senza che il mio pensiero
si volga alla tua resurrezione
e senza che in spirito io vada,
con i miei poveri aromi,
verso il sepolcro vuoto dell’orto!
Che ogni mattino sia, per me,
mattino di Pasqua!
E che ogni giorno, ogni risveglio,
con la gioia della Pasqua,
mi giunga anche la conversione profonda,
quella che sappia, in ogni situazione
e in ogni persona, conoscerti
come vuoi essere conosciuto oggi.
Che ogni episodio della giornata
sia un momento in cui io ti senta
chiamarmi per nome,
come chiamasti Maria!
Concedimi, allora, di voltarmi verso di te.
Concedimi di rispondere con una parola,
dirti una parola sola, ma con tutto il cuore:
«Maestro mio!»