Santa Maria,
Vergine della notte,
noi
t’imploriamo di starci vicino
quando
incombe il dolore,
irrompe la prova,
sibila il
vento della disperazione,
o il freddo
delle delusioni
o l’ala severa della morte.
Liberaci dai
brividi delle tenebre.
Nell’ora del
nostro calvario,
Tu, che hai
sperimentato l’eclissi del sole,
stendi il tuo
manto su di noi,
sicché,
fasciati dal tuo respiro,
ci sia più
sopportabile
la lunga attesa della
libertà.
Alleggerisci
con carezze di Madre
la sofferenza dei
malati.
Riempi di
presenze amiche e discrete
il tempo
amaro di chi è solo.
Preserva da
ogni male i nostri cari
che faticano
in terre lontane e conforta,
col baleno
struggente degli occhi,
chi ha perso
la fiducia nella vita.
Ripeti ancora
oggi
la canzone del
Magnificat,
e annuncia
straripamenti di giustizia
a tutti gli
oppressi della terra.
Se nei
momenti dell’oscurità
ti metterai vicino a
noi
le sorgenti
del pianto
si disseccheranno sul
nostro volto.
E sveglieremo
insieme l’aurora.
Così sia.
Mons. Tonino Bello
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