O Tu, che sei oltre ogni cosa,
come chiamarti con un altro nome?
Quale inno può cantarti?
Nessuna intelligenza ti concepisce.
Solo Tu sei ineffabile;
tutto quel che si dice è uscito da Te.
Tutti gli esseri ti celebrano,
quelli che parlano e quelli che sono
muti.
Il desiderio dell’universo,
il gemito di tutti aspira a Te.
Tutto quel che esiste ti prega, e a
Te,
ogni essere che sa leggere il tuo
universo,
fa salire un inno di silenzio.
Tutto quanto resta, resta in Te solo,
il moto dell’universo si frange in Te.
Di tutti gli esseri Tu sei la fine, Tu
sei unico.
Tu sei ciascuno e non sei nessuno.
Non sei un essere solo, non sei
l’insieme.
Tu hai tutti i nomi. Come ti chiamerò?
Tu il solo che non si può nominare;
quale spirito celeste potrà scrutare
le nubi che velano il Cielo?
Abbi pietà, o Tu, che sei oltre ogni
cosa;
come chiamarti con altro nome?
San Gregorio Nazianzeno
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