Il
desiderio di Dio è inscritto nel cuore dell'uomo,
perché
l'uomo è stato creato da Dio e per Dio;
e Dio
non cessa di attirare a sé l'uomo
e
soltanto in Dio l'uomo troverà la verità
e la
felicità che cerca senza posa:
« La
ragione più alta della dignità dell'uomo
consiste
nella sua vocazione alla comunione con Dio.
Fin dal
suo nascere l'uomo è invitato
al
dialogo con Dio: non esiste, infatti,
se non perché,
creato per amore da Dio,
da lui
sempre per amore è conservato,
né vive
pienamente secondo verità
se non
lo riconosce liberamente
e non si
affida al suo Creatore ».
Nel
corso della loro storia, e fino ai giorni nostri,
la
ricerca di Dio da parte degli uomini
si è
espressa in molteplici modi,
attraverso
le loro credenze
ed i
loro comportamenti religiosi
(preghiere,
sacrifici, culti, meditazioni, ecc).
Malgrado
le ambiguità che possono presentare,
tali forme d'espressione sono così universali
che
l'uomo può essere definito un essere religioso:
Dio «
creò da uno solo
tutte le
nazioni degli uomini,
perché
abitassero su tutta la faccia della terra.
Per essi ha stabilito l'ordine dei tempi
e i
confini del loro spazio, perché cercassero Dio,
se mai
arrivino a trovarlo andando come a tentoni,
benché
non sia lontano da ciascuno di noi.
In lui infatti viviamo,
ci muoviamo ed
esistiamo » (At 17,26-28).
(da il Catechismo della Chiesa Cattolica
27,28)
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