È bene per noi che incontriamo talvolta
difficoltà e contrarietà; queste,
infatti, richiamano l’uomo a se stesso,
nel profondo, fino a che comprenda
che quaggiù egli è in esilio
e che la sua speranza non va riposta
in alcuna cosa di questo mondo.
È bene che talvolta
soffriamo contraddizione
e che la gente ci giudichi male
e ingiustamente,
anche se le nostre azioni
e le nostre intenzioni sono buone.
Tutto ciò suol favorire l’umiltà,
e ci preserva dalla vanagloria.
Invero, proprio quando la gente
attorno a noi ci offende e ci scredita,
noi aneliamo con maggior forza
al testimone interiore, Iddio.
(da
L’Imitazione di Cristo- Libro I - Capitolo XII)
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