Nella via dello spirito,
Dio ci fa sentire la voce
che grida nel nostro cuore,
esortandoci a mutare vita.
La conversione è sempre preceduta
da una voce interna che chiama,
e spesso anche da una voce esterna
che rimprovera, esorta o incoraggia.
Questa voce può essere
quella dell’apostolato
o quella della tribolazione,
o può essere l’esortazione
di un amico sincero,
o la voce potente del dolore.
Chi chiama le anime
alla conversione,
non può vestirsi, per così dire,
di apparenze pompose di oratoria;
la sua parola dev’essere
semplice e quasi nuda,
come era san Giovanni,
rivestito della sua rude tunica.
Non basta, poi, parlare,
bisogna mostrare l’esempio
di una vita santa,
perché esso trae a Dio
più di qualunque esortazione;
l’anima dev’essere come immersa
in questo primo battesimo spirituale,
dev’essere trasportata
in un ambiente di vita
diverso dal suo,
deve respirare l’aria pura
della pietà e della bontà.
(Don Dolindo
Ruotolo)
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