Lungo tutta la nostra vita, Cristo ci chiama.
Sarebbe bene per noi averne coscienza,
invece siamo lenti a capire questa grande verità,
che cioè Cristo cammina, in un certo senso, fra
di noi,
e con la sua mano, con i suoi occhi,
con la sua voce ci ordina di seguirlo.
Ora non cogliamo nemmeno questa sua chiamata,
che egli ci sta rivolgendo in questo momento.
È avvenuta, pensiamo, nel tempo degli apostoli,
ma non crediamo che essa possa essere per noi,
non l'aspettiamo.
Non abbiamo occhi per vedere il Signore, e in
questo punto,
differiamo molto dal discepolo prediletto, il
quale distinse Cristo
mentre gli altri discepoli non lo riconoscevano
(Gv 21, 7).
Eppure, puoi esserne sicuro: Dio ti guarda, chiunque tu sia.
Ti chiama per nome.
Lui che ti ha fatto, ti vede e ti capisce.
Tutto ciò che c'è in te, egli lo conosce:
tutti i tuoi sentimenti e i tuoi pensieri, le tue
inclinazioni,
i tuoi gusti, la tua forza e la tua debolezza.
Ti vede nei tuoi giorni di gioia come nei tuoi
giorni di pena.
Si interessa per tutte le tue angosce e i tuoi
ricordi,
per tutti i tuoi slanci e tutti gli
scoraggiamenti del tuo spirito.
Ti stringe fra le braccia e ti sostiene;
ti solleva o ti riposa per terra.
Contempla il tuo volto, sia nel sorriso che nel
pianto,
nella salute o nella malattia.
Riguarda le tue mani e i tuoi piedi, ode la tua
voce,
il battito del tuo cuore e perfino il tuo
respiro.
Non ti ami tu, più di quanto lui ti ama.
John Henry Newman
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