Ho considerato
l'occupazione che Dio
ha dato agli uomini,
perché si occupino in essa.
Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo,
ma egli ha messo la
nozione dell'eternità
nel loro cuore, senza
però che gli uomini
possano capire l'opera
compiuta da Dio
dal principio alla
fine.
Ho concluso che non c'è nulla di meglio per essi,
che godere e agire bene
nella loro vita;
ma che un uomo mangi, beva
ma che un uomo mangi, beva
e goda del suo lavoro è
un dono di Dio.
Riconosco che qualunque cosa Dio fa
è immutabile; non c'è
nulla
da aggiungere, nulla da
togliere.
Dio agisce così perché
si abbia timore di lui.
Ciò che è, già è stato; ciò che sarà, già è;
Dio ricerca ciò che è
già passato.
Ma ho anche notato che
sotto il sole al posto
del diritto c'è l'iniquità
e al posto della
giustizia c'è l'empietà.
Ho pensato: Dio giudicherà il giusto e l'empio,
perché c'è un tempo per
ogni cosa
e per ogni azione.
Qoèlet 3,10-17.
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