Signore,
quando sei nato tra noi
sei
venuto in punta di piedi,
nella
solitudine della campagna
e
nell’umiltà di una grotta,
senza
quel chiasso
che
caratterizza i nostri giorni
e
senza tanta pubblicità.
Tu
sei voluto venire in punta di piedi,
quasi
allergico a quel trionfo
che
hai sempre cercato di evitare
quando
le folle, entusiaste di te,
te
lo volevano offrire.
Sei
venuto in punta di piedi.
È
il tuo stile, anche oggi,
quando
vuoi nascere nella vita di ogni uomo:
lo
cerchi nel silenzio, nell’umiltà,
nella
solitudine.
Fa’
che anch’io impari da te
e
che mi prenda dei momenti di silenzio,
così
che mi possa accorgere della tua presenza
che
è “come la brezza di un vento leggero”.
Aiutami
a cercare quei valori
anche
nel frastuono della mia giornata
perché
possa incontrarmi con te
che
vieni in punta di piedi,
che
parli sottovoce.
Insegnami
anche come avvicinare
in
punta di piedi, con grande rispetto,
ogni
fratello che poni sul mio cammino;
per
lui devo essere portatore
di
quella delicatezza, di quell’attenzione,
di
quell’amore che tu, così divinamente,
offri
alle tue creature.
Ezio
Morosi
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