Venuta la
sera,
si mise a
mensa con i Dodici.
Mentre
mangiavano disse:
“In verità io vi dico, uno di voi mi tradirà”.
Ed essi,
addolorati profondamente,
incominciarono ciascuno a domandargli:
“Sono
forse io, Signore?”.
Ed egli
rispose:
“Colui che
ha intinto con me
la mano
nel piatto, quello mi tradirà.
Il Figlio
dell’uomo se ne va,
come è
scritto di lui, ma guai a colui
dal quale
il Figlio dell’uomo viene tradito;
sarebbe meglio per quell’uomo
se non
fosse mai nato!”.
Giuda, il
traditore, disse: “Rabbì, sono forse io?”.
Gli
rispose: “Tu l’hai detto”.
Ora,
mentre essi mangiavano,
Gesù prese il pane e, pronunziata la
benedizione,
lo spezzò
e lo diede ai discepoli dicendo:
“Prendete
e mangiate; questo è il mio corpo”.
Poi prese
il calice e, dopo aver reso grazie,
lo diede loro, dicendo: “Bevetene tutti,
perché
questo è il mio sangue dell’alleanza,
versato
per molti, in remissione dei peccati.
Io vi dico
che da ora
non berrò
più di questo frutto della vite
fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi
nel regno
del Padre mio”.
Mt 26, 20-29
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