sabato 8 agosto 2015

La preghiera di Gesù o preghiera del cuore



“Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio abbi pietà di me, peccatore.”

Dopo l'ultima cena, il Signore Gesù Cristo
diede ai suoi discepoli dei comandamenti
e dei precetti sublimi e definitivi;
fra questi, la preghiera nel suo Nome.

Egli ha presentato questo tipo di preghiera
come un dono nuovo e straordinario,
d'inestimabile valore.

Gli apostoli conoscevano già in parte
la potenza del Nome di Gesù:
per suo mezzo guarivano le malattie incurabili,
sottomettevano i demoni,
li dominavano, li legavano e li cacciavano.

E' questo Nome potente e meraviglioso
che il Signore comanda di utilizzare nelle preghiere,
promettendo che agirà con particolare efficacia.

"Qualunque cosa chiederete al Padre nel mio Nome",
dice ai suoi apostoli, "la farò,
perché il Padre sia glorificato nel Figlio.

Se mi chiederete qualche cosa nel mio Nome,
io la farò" (Gv 14,13-14).
"In verità, in verità vi dico:
se chiederete qualche cosa al Padre nel mio Nome,
egli ve la darà.

Finora non avete chiesto nulla nel mio Nome.
Chiedete e otterrete,
perché la vostra gioia sia piena" (Gv 16,23-24).


Giovanni Cassiano - da Conferenze ai monaci



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