O Maria, tempio della Trinità;
Maria portatrice del fuoco, terra
fruttifera.
Tu, Maria, sei quella pianta
novella,
dalla quale abbiamo ricevuto il
fiore odorifero
del Verbo unigenito Figliolo di
Dio.
O Maria, carro di fuoco, tu
portasti il fuoco,
nascosto e velato sotto la cenere
della tua umanità.
In te ancora, o Maria, si dimostra
la fortezza e la libertà dell’uomo,
perché dopo che
l’Angelo fu mandato a te per
annunciarti
il mistero del consiglio divino,
non discese nel ventre tuo il
Figliolo di Dio
prima che tu acconsentissi con la
tua volontà.
Egli aspettava alla porta della tua
volontà
che tu gli aprissi, perché giammai
vi sarebbe entrato,
se tu non gli avessi aperto.
Bussava, o Maria, alla tua porta la
deità eterna;
ma, se tu non avessi aperto,
Dio non si sarebbe incarnato in
te...
A te ricorro, Maria, a te offro la
mia supplica
per la dolce sposa di Cristo e per
il suo vicario in
terra, affinché gli sia dato lume
per reggere con
discernimento e prudenza la Santa
Chiesa.
(Santa Caterina da Siena)
***
“Rallegrati, piena di
grazia, il Signore è con te”
(Lc 1,28)
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