lunedì 22 febbraio 2016

Ma tu non passare...



Sì, siamo contenti, Signore,
quando l'ala di un angelo
ci discopre il celeste orizzonte,
che la prova  ci aveva
bruscamente annientato.

Siamo contenti, Signore,
perché il tuo amore
si mostra in quei momenti,
così onnipotente, che la nostra anima
è in adorazione ed esaltazione
fino al silenzio.

Che passi, Signore,
la prova che ci attanaglia l'anima
fino all'agonia;
ma non tramonti no, mai,
quella splendida tua figura luminosa
nella notte nera,
quando, nel deserto del tutto,
tu solo sei fiorito per noi,
e, nel silenzio di ogni cosa,
tu solo hai parlato
e, nell'assenza d'ognuno,
tu solo ci hai fatto compagnia,
ripetendoci soavemente le verità
che non debbono affievolirsi
nella nostra anima:
che qui siamo di passaggio
e il luogo dell'arrivo è un altro;
che tutti sono ombra
e tu solo la realtà.

Che passi la prova, Signore,
ma tu non passare e chiudici,
incantati dal dolore,
nel cuore della Trinità.

Signore,
che l'inganno del mondo
non ci riprenda,
anche nelle cose più sante
che esso possiede,
ma solo il Santo sia con noi e in noi
e la Santa, la Vergine, tua Madre,
la veste che tutti ricopra,
per sempre.

Chiara Lubich


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