lunedì 30 marzo 2020

Per il dono della preghiera


O Gesù mio, vieni in me
per vivificarmi con la tua attività
di amore per il Padre tuo,
e donami la grazia di pregare.
Io non so pregare, Gesù, tu lo vedi:
mi distraggo, mi confondo,
vado cercando la mia utilità soltanto,
la mia consolazione.
Vieni a me e prega tu in me,
affinché la tua preghiera sia la mia.
Prega tu in me e formami alla preghiera.
Io ti offro e ti abbandono la mia mente,
la mia memoria, il mio cuore,
la mia sensibilità, i miei affetti.
Nel dire queste parole, che ciascuno
può dire anche a modo suo,
noi dobbiamo fare un atto interno
di abbandono delle nostre potenze,
proprio come chi offre qualche cosa.
Dobbiamo confidare in Gesù,
come chi rimette ad un potente
e caro amico la trattazione
di un affare che non può trattarsi.
Poi lo riceveremo, e rimarremo
raccolti in Lui, come un bimbo si raccoglie
e riposa nelle braccia del padre suo.
Gesù, allora, trova l'anima nostra
disposta a seguire la sua attività,
benché non se ne accorga,
e veramente Egli prega in luogo nostro
e possiede le nostre potenze
come strumento della sua preghiera.
Allora ci trasfonde poco per volta
la sua vita e ci educa.
Dobbiamo avere molta costanza
in questo esercizio tanto importante,
per raccogliere i frutti dell'Eucaristia.

don Dolindo Ruotolo – Servo di Dio


***

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.