Al di là dello spazio
e del tempo
infinito,
l’amore
infinitamente più infinito di Dio
viene ad afferrarci.
Viene quando è la sua ora.
Noi abbiamo facoltà
di acconsentire ad accoglierlo
o di rifiutare.
Se restiamo sordi,
egli torna e
ritorna ancora,
come un mendicante;
ma un
giorno,
come mendicante, non torna più.
Se noi acconsentiamo,
Dio depone un piccolo seme
e se ne va.
Da quel momento a Dio
non resta altro da fare,
e a noi nemmeno,
se non
attendere.
Dobbiamo soltanto
non
rimpiangere il consenso
che abbiamo accordato,
il sì
nuziale.
Non è facile come sembra,
perché la crescita del seme,
in noi è dolorosa.
Inoltre, per il fatto stesso
che
accettiamo questa crescita,
non possiamo
fare a meno
di distruggere ciò
che potrebbe intralciarla,
di estirpare le erbe cattive,
di recidere la gramigna;
purtroppo ....
queste operazioni di giardinaggio
sono cruente.
Ciò nonostante il seme,
tutto
sommato, cresce da solo
e viene un giorno in cui l’anima
appartiene a Dio,
un giorno in cui
non soltanto acconsente all’amore
ma ama veramente, .....
(Simone Weil)
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