Il
Signore, dopo aver sostenuto
l’anima nell’infanzia di lei
con
le pure gioie del fervore sensibile,
la
mette alla prova, ma la sostiene
senza farsi scorgere,
come
fa la mamma che lascia a se stesso
il bimbo per i primi passi,
ma l’avvolge in distanza con le sue braccia
per
prenderlo se cade.
Dio
spinge l’anima
soavemente con la grazia,
quasi vento balsamico dei monti
che
facilita l’ascesa;
se
l’anima si arresta Egli non la forza,
ma si mostra accorato, e la spinge
col ricordo della Passione
che
soffrì per lei il suo Redentore.
Una
lacrima fatta stillare dal cuore
a tale meditazione è capace
di
ammollire la durezza della volontà
e
di farla cedere all’invito dell’amore.
(Don Dolindo
Ruotolo - Servo di Dio)
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