le
nostre preghiere e le nostre opere buone.
Gli
Angeli di Dio raccolgono ad uno ad uno
i
nostri sospiri di amore
e
li presentano innanzi al trono dell'Eterno;
non
c'è una sola preghiera che riesca vana,
anche
quando sembra perduta
al
nostro corto sguardo.
Invece
di affannarci o di mormorare
della
Provvidenza, continuiamo a pregare,
perché
verrà certamente il giorno
della
consolazione e della pace
temporale
od eterna. La preghiera però
ha
due ali con le quali s'innalza a Dio,
come
dicono i Padri: l'elemosina ed il digiuno.
Dando
agli altri, s'impegna quasi Dio
a
dare a noi; digiunando e mortificandoci,
si
rende l'anima più adatta
alle
comunicazioni soprannaturali.
L'elemosina
ci stacca dalla terra, il digiuno
ci
stacca da noi stessi; ci troviamo
così
liberati da ogni impaccio e possiamo
far
sentire la nostra voce nei Cieli.
Non
ci stanchiamo mai di pregare;
anche
quando ci sembra di non essere esauditi;
la
preghiera può avere un effetto immediato
o
un effetto remoto, secondo i fini
della
bontà divina, ma ha sicuramente il suo effetto;
stancarsi
significa annientarne il frutto,
proprio
quando stava per maturare.
Non
siamo con Dio come mercenari,
siamogli
figlioli, abbiamo fiducia nel suo amore,
affidiamo
tutto nelle sue mani
e
tutto ci riuscirà in bene.
Don Dolindo Ruotolo
– Servo di Dio
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