OTTOBRE mese dedicato
al SANTO ROSARIO
Il Rosario della Vergine Maria,
sviluppatosi gradualmente
nel secondo Millennio al soffio dello
Spirito di Dio,
è preghiera amata da numerosi Santi
e incoraggiata dal Magistero.
Nella sua semplicità e profondità,
rimane,
anche in questo terzo Millennio appena
iniziato,
una preghiera di grande significato,
destinata a portare frutti di santità.
Essa ben s'inquadra nel cammino
spirituale
di un cristianesimo che, dopo duemila
anni,
non ha perso nulla della freschezza
delle origini,
e si sente spinto dallo Spirito di Dio
a «prendere il largo» («duc in altum!»)
per ridire,
anzi 'gridare' Cristo al mondo come
Signore e Salvatore,
come «la via, la verità e la vita» (Gv 14,
6),
come «traguardo della storia umana, il
fulcro
nel quale convergono gli ideali della
storia e della civiltà».
Il Rosario, infatti, pur caratterizzato
dalla sua fisionomia mariana,
è preghiera dal cuore cristologico.
Nella sobrietà dei suoi elementi,
concentra in sé
la profondità dell'intero messaggio
evangelico,
di cui è quasi un compendio.
In esso riecheggia la preghiera di
Maria,
il suo perenne Magnificat
per l'opera dell'Incarnazione redentrice
iniziata nel suo grembo verginale.
Con esso il popolo cristiano
si mette alla scuola di Maria,
per lasciarsi introdurre alla
contemplazione
della bellezza del volto di Cristo e
all'esperienza
della profondità del suo amore.
Mediante il Rosario il credente attinge
abbondanza di grazia, quasi ricevendola
dalle mani stesse della Madre del
Redentore.
San Giovanni Paolo II
da LETTERA APOSTOLICA “ROSARIUM VIRGINIS MARIAE”
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