Eccomi, o mio amato
e buon Gesù:
prostrato alla tua
presenza
ti prego col fervore
più vivo,
di stampare nel mio
cuore
sentimenti di fede,
di speranza, di carità,
di dolore dei miei
peccati
e di proponimento
di non più offenderti;
mentre io con tutto
l’amore
e con tutta la
compassione
vado considerando
le tue cinque piaghe
cominciando
da ciò che disse di Te,
o mio Gesù,
il santo profeta Davide:
“Hanno forato le mie mani
e i miei piedi; hanno contato
tutte le mie ossa”.
***
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.