Cercare di vivere,
alzandomi tutte le mattine,
vincendo con la mia risposta
vincendo con la mia risposta
la paura dell'essere,
la paura del vivere;
cercando di fare tutte le cose bene,
nel miglior modo possibile,
come se Lui fosse lì a guardarmi;
correggere e lasciarmi correggere
la paura del vivere;
cercando di fare tutte le cose bene,
nel miglior modo possibile,
come se Lui fosse lì a guardarmi;
correggere e lasciarmi correggere
e quando sono stato cattivo,
provare dolore, un dolore acuto
provare dolore, un dolore acuto
che tende a diventare lieto,
chissà come:
tutto questo si chiama,
tutto questo si chiama,
in termini monastici
che ripetono San Paolo,
"Fare tutto per la gloria di Cristo,
"Fare tutto per la gloria di Cristo,
perché Cristo
sia conosciuto nel mondo".
Tutto è, tutto io farò,
Tutto è, tutto io farò,
tutto io cercherò di fare,
"per la gloria di
Cristo":
ti chiedo, o Dio,
ti chiedo, o Dio,
di rendermi capace di risponderti
in tutti i momenti della mia vita,
perché quel che faccio,
perché quel che faccio,
misteriosamente, serva alla gloria di Cristo,
perché Gesù sia riconosciuto
perché Gesù sia riconosciuto
per quello che è, perché Tu,
o Dio diventato uomo,
sia riconosciuto,
sia riconosciuto,
così che "pur vivendo nella
carne
- come ognuno di noi -
io vivo nella fede del Figlio di Dio,
il quale mi ha amato
- come ognuno di noi -
io vivo nella fede del Figlio di Dio,
il quale mi ha amato
e ha dato se stesso per me".
don Luigi Giussani
don Luigi Giussani
***
“Nessuno
di noi, infatti,
vive
per se stesso
e
nessuno muore per se stesso,
perché
se noi viviamo,
viviamo
per il Signore,
se
noi moriamo,
moriamo
per il Signore.
Sia
che viviamo,
sia
che moriamo,
siamo
dunque del Signore”
Rm
14,7-8
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