Quanta bellezza e quanta pace,
fare silenzio intorno agli altri;
non credere pari pari ad ogni cosa,
né andare ripetendola;
rivelare sé stesso soltanto a pochi;
cercare sempre te, che scruti i cuori,
senza lasciarsi portare di qua e di là
da ogni vuoto discorso;
volere che ogni cosa interiore ed esterna,
si compia secondo la tua volontà!
Quale tranquillità,
fuggire le apparenze umane,
per conservare la grazia celeste;
non ambire a ciò che sembri
assicurare ammirazione all’esterno,
e inseguire invece,
con ogni sollecitudine,
ciò che assicura emendazione
di vita e fervore!
Di quanto danno fu, per molti,
una virtù a tutti nota
e troppo presto lodata.
Di quanto vantaggio fu, invece,
una grazia
conservata nel silenzio,
durante questa nostra fragile vita,
della quale si dice a ragione
che è tutta una tentazione e una lotta!
da L'Imitazione
di Cristo - Libro III - Cap. XLV
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