Signore Gesù,
fa’ che la mia
adorazione
sia un atto di
amore;
fa’ che sia un
movimento del cuore
e del pensiero:
amore e pensiero
per Te,
Persona amata,
qui presente.
La mia preghiera non sia fatta di formule
ma di
partecipazione interiore.
I miei occhi fissi
su di Te,
il mio interesse
incentrato su di Te,
dicano il mio
amore per Te.
Apri la mia vita a Te
così che possa
dirti: “Eccomi!”
E aprendomi a Te
nascerà il
bisogno di comunicare,
pregare, adorare
e ascoltare.
E tutto questo
per amore!
Sarà un darti del
tu,
sarà parlare con
Te senza pose,
con tono
familiare e amico,
sarà un
dialogare con Te
col cuore in
mano e con totale fiducia.
Se è vero, o
Signore,
che quando prego
ti guardo,
è ancor più vero
che Tu guardi me:
mi guardi con i
tuoi occhi
colmi d’amore.
Si crea allora
un incrocio di sguardi:
io ti ascolto e
Tu mi ascolti,
io ti ricordo e Tu mi ricordi,
io ti cerco e Tu
mi cerchi,
io ti parlo e Tu
mi parli.
Questa, o Signore,
è la reciprocità
dell’amore.
Come Maria: Tu
l’hai guardata e amata
e lei in religioso
ascolto, ha capito.
E ha risposto:
“Eccomi, avvenga
di me quello che hai detto”
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