sabato 5 settembre 2015

La notte oscura



Se un giorno siamo assaliti
da prove inevitabili, ricordiamoci
che è stato Gesù ad ordinarci
di prendere la barca poiché vuole
che lo precediamo sull'altra sponda.

È impossibile infatti
per chi non ha sopportato
le onde e il vento contrario
di giungere a quella sponda.

Così, quando ci vedremo
circondati da difficoltà molteplici
e faticose, stanchi di navigare in esse
con la povertà dei nostri mezzi,
immaginiamo che la nostra barca
è in mezzo al mare, agitata dalle onde
che vorrebbero vederci
« fare naufragio nella fede »
(cf. 1 Tm 1, 19)
o in qualche altra virtù.

E se sentiamo il soffio del maligno
accanirsi contro le nostre imprese,
diciamoci che in questo momento
il vento è contrario.

Quando, dunque, in mezzo
a queste sofferenze,
avremo sopportato bene
le lunghe ore della notte oscura
che regna nei momenti di prova,
quando avremo lottato
con tutte le nostre forze,
stando attenti a evitare
« il naufragio della fede » ...,
possiamo essere certi
che verso l'ultima parte della notte,
« quando la notte sarà avanzata,
e il giorno vicino » (cf. Rom 13, 12),
il Figlio di Dio verrà verso di noi
camminando sulle acque,
per rendere per noi il mare calmo.

Origene (circa 185-253), sacerdote e teologo



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