mercoledì 28 febbraio 2018

Incapace di lodarti



Lodo, glorifico e benedico te, Dio mio,
per gli immensi benefici elargiti a me, indegno.
Lodo la tua clemenza che mi aspetta a lungo,
la tua dolcezza che soltanto finge di castigare,
la tua pietà che chiama,
la benignità che accoglie,
la misericordia che rimette i peccati,
la bontà che ricompensa di là dai meriti,
la pazienza che non ricorda l’offesa,
l’eternità che conserva, la verità che rimunera.
Tu mi chiami quando fuggo,
mi accogli al ritorno, mi aiuti nel dubbio,
mi allevi nella disperazione,
mi stimoli quando sono negligente,
mi armi quando combatto,
mi coroni quando trionfo.
Non mi disprezzi, peccatore quale sono,
dopo la penitenza, e non ricordi l’offesa.
Esorti con la bellezza della creazione,
inviti con la clemenza della redenzione,
prometti i premi della ricompensa celeste.
Per tutti questi beni
non sono capace di lodarti degnamente.

(San Tommaso D’aquino)

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martedì 27 febbraio 2018

La fede è una grazia



Quando san Pietro confessa che Gesù è il Cristo,
il Figlio del Dio vivente,
Gesù gli dice: «Né la carne né il sangue
te l'hanno rivelato,
ma il Padre mio che sta nei cieli» (Mt 16,17).
La fede è un dono di Dio,
una virtù soprannaturale da lui infusa.
«Perché si possa prestare questa fede,
è necessaria la grazia di Dio
che previene e soccorre,
e gli aiuti interiori dello Spirito Santo,
il quale muova il cuore e lo rivolga a Dio,
apra gli occhi della mente,
e dia "a tutti dolcezza nel consentire
e nel credere alla verità”».


(da il Catechismo della Chiesa Cattolica,153)


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lunedì 26 febbraio 2018

L’umiltà è una esigenza



“L’umiltà è una esigenza, potremmo dire,
 costituzionale della moralità del cristiano.
Un cristiano superbo
è una contraddizione nei suoi stessi termini.
Se vogliamo rinnovare la vita cristiana
non possiamo tacere la lezione
e la pratica dell’umiltà”.
Non resta che scegliere questa parte.

Paolo VI 

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