lunedì 31 agosto 2015

Si fatta la tua volontà



Il Signore permette
le pene strazianti
per far prova di noi,
e che invece di fermarci
a ragionare o a fare l’elenco
dei nostri presunti meriti,
persuasi di non meritarle,
dobbiamo abbandonarci a lui
e confidare.
È da questa fiducia
che sboccia una fede più viva,
 una speranza più sicura,
un amore più acceso,
una sincerità
più schietta verso Dio,
e quindi una fiamma
più viva di amore.
Non si può ragionare
in certi momenti
di angoscia profonda;
si debbono chiudere gli occhi
e gridare a Dio
con le braccia in croce:
 sia benedetto il tuo Nome
e sia fatta la tua Volontà!

Don Dolindo Ruotolo



domenica 30 agosto 2015

Signore, resta con me



Signore, resta con me in questo giorno
e anima le mie azioni,
le mie parole e i miei pensieri.

Custodisci i miei piedi
perché non passeggino oziosi,
ma mi portino incontro alle necessità degli altri.

Custodisci le mie mani
perché non si allunghino per fare il male
ma sempre per abbracciare e aiutare.

Custodisci la mia bocca
perché non dica cose false o vane
e non parli male del prossimo;
ma sempre sia pronta a incoraggiare tutti
e benedire te, Signore della vita.

Custodisci il mio udito perché non perda tempo
ad ascoltare parole vuote e falsità
ma sia sempre pronto ad accogliere
il tuo misterioso messaggio
per compiere, anche oggi, la tua volontà.


Preghiera del secolo VII



sabato 29 agosto 2015

Signore, per vivere Te

 


Signore, per vivere Te
in mezzo agli uomini,
uno dei più grandi rischi
da prendere
è quello di perdonare,
di dimenticare
il passato dell'altro.

Perdonare
e ancora perdonare,
ecco ciò che libera
il passato e immerge
nell'istante presente.

Amare è presto detto.

Vivere l'amore che perdona
è un'altra cosa.

Non si perdona per interesse,
non si perdona mai
perché l'altro sia cambiato
dal nostro perdono.

Si perdona unicamente
per seguire Te.

In vista del perdono
oserei pregarti, o Gesù,
con la tua ultima preghiera:
Padre, perdona loro,
perché non sanno
quello che fanno.

E questa preghiera
ne farà nascere un'altra:
Padre, perdona me,
perché così spesso anch'io
non so ciò che faccio.

Fa' che sappia ricominciare
sempre di nuovo
a convertire il mio cuore:
per essere testimone
di un avvenire.

(Regola di Taizé)



venerdì 28 agosto 2015

La strada verso Gerusalemme



Il peso della nostra debolezza
ci fa scendere
verso le realtà di quaggiù;
il fuoco del tuo amore, Signore,
ci eleva e ci porta
verso le realtà di lassù. 

Ci arriviamo con lo slancio del cuore,
cantando i salmi delle ascensioni.
Bruciamo del tuo fuoco,
il fuoco della tua bontà;
è lui che ci trasporta. 

Dove ci fai salire così? 

Verso la pace
della Gerusalemme celeste. 

“Quale gioia, quando mi dissero:
"Andremo alla casa
del Signore"” (Sal 122,1). 

Ci farà arrivare fin là
niente altro che il desiderio
di abitarvi per sempre. 

Finché siamo nel corpo
camminiamo verso te. 

Quaggiù non abbiamo
una città stabile;
cerchiamo senza sosta
la nostra casa
nella città futura (Eb 13,14). 

Mi guidi la tua grazia,
Signore,
nel profondo del cuore
per cantare il tuo amore,
mio Re e mio Dio… 

E ricordandomi
della Gerusalemme celeste,
il mio cuore vi salirà:
verso Gerusalemme,
mia vera patria,
Gerusalemme
mia vera madre (Gal 4,26). 

Sei il suo Re, la sua luce,
il suo difensore, suo protettore,
suo pastore; sei la sua gioia eterna;
la tua bontà è la sorgente
di tutti i suoi beni ineffabili…,
tu che sei il mio Dio
e la mia divina misericordia.

Sant'Agostino