sabato 21 aprile 2018

Nessuno può conoscere se stesso, se non è tentato


"Nessuno può conoscere se stesso, se non è tentato, 
né può essere coronato senza aver vinto, 
né può vincere senza combattere; ma il combattimento
suppone un nemico, una prova.
Pertanto, si trova in angoscia colui che grida 
dai confini della terra, ma tuttavia
non viene abbandonato. Poiché il Signore volle prefigurare noi,
che siamo il suo corpo mistico, nelle vicende del suo corpo reale, 
nel quale egli morì, risuscitò e salì al cielo. 
In tal modo anche le membra possono sperare di giungere 
là dove il Capo le ha precedute".


Dal «Commento sui salmi» di sant'Agostino, vescovo


***


 

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